Iscriviti a energiarinnovabileblog |
Visita questo gruppo |
lunedì 12 maggio 2008
Certificazione Energetica: Il metodo di calcolo semplificato
L’ITC-CNR e l’ENEA hanno sviluppato uno strumento software che implementa la procedura definita nelle norme tecniche di supporto all’EPBD. Il motore di calcolo definito è utilizzabile attraverso un’interfaccia utente semplificata che minimizza le richieste di dati quantitativi e consente di produrre un certificato energetico anche da parte di utenti non specializzati.
La scelta della procedura è legata a fattori di tipo tecnico, economico, gestionale, ecc.
Riporto i vantaggi e gli svantaggi dei due metodi.
Due procedure per arrivare alla valutazione della prestazione energetica degli edifici:
Calcolo Misura
Vantaggi
Procedure condivise Energia realmente consumata
Determinazione dei consumi dei elementi Prestazioni reali dei sistemi di controllo
Ipotesi migliorative per i singoli elementi
Svantaggi
Non omogeneità tra calcolo e consumo reale Tempi di diagnosi lunghi
Enorme mole di input (calcolo complesso) Dati aggregati
Pre-processare i dati input (calcolo semplificato) Deviazioni dei consumi nei diversi anni
Campagna sperimentale con costi elevati
Difficile confrontabilità tra edifici
Definiti i criteri procedurali e gli indicatori di riferimento per la prestazione e la certificazione energetica dell’edificio, è fondamentale fissare alcuni punti cardine per inquadrare l’applicazione di metodi semplificati:
- il calcolo della prestazione energetica è tanto più accurato, quanto più lo sono i dati di input richiesti;
- il reale consumo degli edifici dipende da una serie di parametri tutt’altro che standardizzati. Tra i più importanti citiamo: dati climatici, tenuta all’aria dell’edificio, caratteristiche di involucro vincolate alla posa in opera, profilo di utilizzo dell’edificio;
- se, nel caso di nuovi edifici, ci si può aspettare un riscontro tra i risultati di calcolo (basati su input conosciuti ed accurati) e reali consumi, questo obiettivo diventa praticamente irrealizzabile nel caso di costruzioni esistenti, per le quali l’elaborazione dei dati di input è pressoché impossibile;
- per gli edifici esistenti, solo attraverso un’accurata campagna sperimentale del sistema edificio-impianto, con gli impegni tecnici ed economici che ne conseguono, ci si può aspettare un riscontro tra i risultati di calcolo e reali consumi.
L’obiettivo fissato di dotarsi di codici di calcolo semplificati per edifici esistenti non può che tener conto di quanto segue:
- il metodo di calcolo semplificato deve avvicinarsi quanto più possibile ai risultati ottenibili con un metodo dettagliato; ed è questo l’unico riferimento che determina l’accuratezza e l’affidabilità dello strumento semplificato;
- il confronto tra il metodo semplificato ed i reali consumi di un edificio non può essere considerato significativo in queste condizioni, nella stessa misura in cui non è significativo il confronto tra un metodo dettagliato ed i consumi reali.