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mercoledì 20 febbraio 2008

Si avvicina l'Earth Hour (Ora della Terra): fate attenzione gente!!

Il 24 marzo assisteremo all'iniziativa Earth Hour (Ora della Terra), le grandi città che parteciperanno sono 24 in tutto il mondo. Circa 30 milioni di persono spegneranno le luci, i televisori e gli impianti elettrici non essenziali, per aiutare a combattere il cambiamento climatico. Promotore di tutto ciò sono il 'Sydney Morning Herald', insieme con il Wwf , dopo il successo della prima edizione, limitata a Sydney, lo scorso anno, a cui hanno partecipato 2,2 milioni di persone e 2.100 imprese ed enti pubblici, riducendo i consumi di energia per un'ora del 10,2%. Quest'anno parteciperanno le città di Atlanta, San Francisco, Ottawa, Vancouver, Montreal, Bangkok e Dublino, Manila, la capitale delle Figi Suva, Chicago, Toronto, Tel Aviv, Christchurch in Nuova Zelanda e la maggiori citta' australiane. Iniziative di questo genere sicuramente contribuiscono a sensibilizzare le persone, anche se sicuramente non sono una soluzione ai problemi.

Collegamento dei moduli di un impianto fotovoltaico Parte II

La vita ed il regolare funzionamento dell’impianto fotovoltaico dipendono largamente dalla corretta e scrupolosa esecuzione di tutte le operazioni di montaggio e collegamento elettrico delle stringhe. Al termine dei collegamenti elettrici dei moduli deve essere verificata la chiusura di ciascun pressa cavo sulle scatole di terminazione. Deve essere verificato il serraggio di tutta la bulloneria e viteria facente parte integrante dei collegamenti elettrici, al fine di evitare scintillii, resistenze di contatto addizionali e riscaldamenti localizzati. Al fine di garantire la tenuta delle scatole di terminazione sui moduli, la chiusura della stessa deve essere effettuata correttamente e deve essere verificata la chiusura delle viti. È necessario il collegamento equipotenziale di ognuna delle strutture di sostegno utilizzate cosi da minimizzare l’effetto di una eventuale dispersione verso la cornice di un modulo fotovoltaico. Tale dispersione sarà subito rilevata dall’inverter corrispondente tramite il rivelatore di guasto a terra. Sarà realizzato un collettore secondario di terra mediante barra in rame e scatola stagna IP55 in materiale termoplastico autoestinguente, con pressa cavi e coperchio con guarnizione stampata a cui faranno capo sia il cavo di messa a terra proveniente dai quadri di campo CC, che il cavo di messa a terra proveniente dalle strutture di sostegno. Tali cavi saranno di tipo NO7V – K, di sezione pari a 16mm2, in colore giallo/verde. Entrambi i cavi saranno disposti all’interno di un tubo flessibile per posa pesante in PVC autoestinguente, di diametro opportuno, risultando cosi protetti da eventuali azioni meccaniche di schiacciamento. Il collettore secondario di terra sarà opportunamente collegato alla rete di messa a terra dell’edificio. Prima di effettuare il collegamento di terra è però necessario accertarsi di quanto segue: il circuito di terra dell’edificio non deve essere in grado di introdurre potenziali pericolosi. L’impianto non deve essere a rischio di fuliminazione diretta. Occorre per tanto verificare che l’impianto risulti auto protetto, in caso contrario estendere l’impianto esistente di protezione contro i fulmini, racchiudendo nel volume protetto anche l’impianto fotovoltaico. È preferibile posare i cavi di terra del lato in continua dell’impianto in un tragitto separato rispetto agli altri cavi di potenza dell’impianto. In particolare occorre evitare che i cavi in uscita dagli scaricatori possano procurare disturbi indotti alle linee elettriche protette.

martedì 19 febbraio 2008

Collegamento dei moduli di un impianto fotovoltaico

I moduli sono montati a gruppi sulle strutture di sostegno, per il collegamento meccanico alle strutture, ogni modulo fotovoltaico è dotato di una cornice in alluminio anodizzato opportunamente forata, il cui fissaggio avverrà mediante bulloneria in acciaio inox. Prima di effettuare il cablaggio di un modulo, occorre verificare: la corretta polarità dei morsetti, la tensione a vuoto orientando il modulo verso il sole, la corrente di cortocircuito orientando il modulo verso il sole e il corretto montaggio e la funzionalità dei diodi di bypass. Un attenzione particolare a ciò che segue. Poiché il modulo fotovoltaico può essere assimilato ad un generatore di tensione permanentemente, alimentato dalla luce del giorno, per i cablaggi dei circuiti in cortocircuito occorre ai fini della sicurezza, seguire la seguente procedura: · eseguire i collegamenti utilizzando appositi attrezzi di lavoro sotto tensione; · collegare in serie i moduli fotovoltaici lasciando aperta la stringa in un punto (ad esempio il collegamento del modulo centrale), collegare successivamente gli estremi della stringa (polo positivo e polo negativo) al relativo sezionatore del quadro di sottocampo CC, avendo cura di lasciare aperto il sezionatore in oggetto e infine completare il collegamento del modulo lasciato scollegato precedentemente. Per formare le stringhe, i moduli fotovoltaici devono essere collegati in serie di 12 nell’impianto da 1,8 Kwp (quello visto nei post precedenti) ed in serie nelle rimanenti taglie, con spezzoni intestati di cavo flessibile unipolare in rame, da 2,5 mm2 del tipo HO7RN o in alternativa FG7R. Le polarità estreme delle stringhe devono essere collegate ai rispettivi quadri di sottocampo CC, mediante cavi unipolari in rame da 2.5 mm2 del tipo o in alternativa FG7R. Le terminazioni elettriche del modulo sono contenute nella scatola di derivazione posta sul retro. L’uscita dei cavi di collegamento della cassetta di derivazione avviene tramite due pressa cavi a tenuta stagna forniti di serie con i moduli. La connessione elettrica ai morsetti del modulo deve essere eseguita a perfetta regola d’arte impiegando terminazioni ad occhiello o a forcella con portata elettrica e caratteristiche dei materiali adeguate ai morsetti istallati nelle scatole di terminazione dei moduli. Si consiglia che i cordoni di cavo elettrico usati per il collegamento modulo-modulo siano tagliati a misura e muniti di terminali in officina in modo da garantire una migliore qualità e rendere più rapide le operazioni di collegamento elettrico in sito. La disposizione dei cavi di collegamento dei moduli deve essere tale da evitare (a mezzo colo d’oca) il convogliamento dell’acqua piovana verso i pressa cavi. La posa dei cavi elettrici fino la quadro CC, nell’ambito della stessa struttura di sostegno, è in esterno, con fissaggio eseguito a giorno mediante fascette da esterno di lunghezza e larghezza adeguate sui profili della carpenteria. Nel caso in cui occorra passare i cavi tra una struttura e l’altra, occorrerà utilizzare guaina spiralata per posa pesante o tubo in PVC autoestinguente appositamente fissato e protetto da eventuali azioni meccaniche. CONTINUA….