- una procedura di calcolo finalizzata a misurare il livello dei consumi, come peraltro previsto dalla legge 10/91 italiana;
- un pubblico riconoscimento delle buone prestazioni di un edificio dato solo se esso soddisfa determinati requisiti;
- un sottoprodotto della diagnosi energetica intesa ad identificare i possibili miglioramenti delle prestazioni dell’edificio.
In ogni caso, l’obiettivo da raggiungere è quello di promuovere una maggiore sostenibilità nel settore edilizio.
Gli aspetti principali da prendere in considerazione sono:
- il consumo di risorse (energia, acqua, territorio);
- i carichi ambientali prodotti (emissioni inquinanti, impatto sul territorio);
- la qualità ambientale (comfort);
- la qualità del servizio (flessibilità, controllabilità)
A seconda degli aspetti presi in considerazione, è possibile distinguere i metodi per la valutazione e la certificazione della qualità energetica degli edifici da quelli che, oltre agli aspetti energetici, considerano anche quelli ambientali definendo così la qualità degli edifici nel senso più ampio del termine.