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mercoledì 13 febbraio 2008
IL protocollo di KYOTO fa il compleanno
Il 16 febbraio il protocollo di Kyoto compie tre anni.
Da gennaio di questo anno si comincia a fare il conto alla rovescia per raggiungere gli obiettivi di riduzione dei gas serra entro il 2012.
Il protocollo è nato nella citta' giapponese l'11 dicembre del 1997 e rappresenta l'unico trattato internazionale che prevede obiettivi globali e impegnativi per il taglio delle emissioni.
I paesi che lo hanno approvato sono ben 176, fra questi sono 38 gli Stati con obblighi di riduzione, ovviamente i Paesi industrializzati.
L’ultimo paese ad entrare è stato l’Australia nel dicembre 2007 durante l’ultima conferenza mondiale sul clima. Paradossalmente gli Stati Uniti d’America non ne fanno ancora parte.
È facile intuire che con questo protocollo è inziata una vera e propria rivoluzione sugli usi e costumi delle nazioni oltre ad un più importante cambiamento economico.
Cosa prevede il protocollo di Kyoto?
Un taglio complessivo in 5 anni del 5,2% delle emissioni di gas serra a livello globale, facendo riferimento ai livelli del 1990. L'Europa ha l’obbiettivo di ridurre dell'8% le emissioni gas serra rispetto al 1990.
L'Italia deve tagliare i suoi gas serra del 6,5% rispetto al 1990. I valori di Co2 ai tempi erano di circa 516 milioni di tonnellate.
Un obbiettivo molto difficile da ottenere perchè L'Italia, secondo le stime, nel 2006 ha aumentato le sue emissioni raggiungendo i 573 milioni di tonnellate di Co2.
Quindi è facile intuire che bisogna ancora fare molti sforzi , nonostante si sia registrata un'inversione di tendenza fra 2006 e 2007, con una stima di riduzione delle emissioni dell'1,5%.
Riepiloghiamo quali sono i target del protocollo di Kyoto:
- RIDUZIONE EMISSIONI: taglio del 5,2% delle emissioni di gas serra a livello globale rispetto ai livelli '90. Per l'Europa il taglio e' dell'8% per l'Italia il 6,5%;
- DAL 1/O GENNAIO 2008 CO2 HA UN PREZZO: fino al 2007 una tonnellata di Co2 costa 60 centesimi ma dal primo gennaio il prezzo sale a 21,75 euro a fine 2008 saremo arrivati a 40 euro a tonnellata. Di pari passo salgono le cifre delle multe per chi non rispetta i tetti stabiliti: le multe fra il 2005 e il 2007, nella fase preparatoria, erano a quota 40 euro a tonnellata, mentre dopo il 2008 saliranno a 100 euro;
- OBBLIGHI PER LE INDUSTRIE: ogni nazione deve realizzare il piano nazionale delle quote di emissione che fissa i tetti a livello nazionale e a livello di impianto;
- MECCANISMI FLESSIBILI: nell'ambito del sistema della ''borsa dei fumi'' esistono meccanismi flessibili dello sviluppo pulito. Ad esempio un'azienda italiana costruisce in Cina una centrale fotovoltaica.
Si ottiene un risparmio di Co2 da quella centrale viene dedotta dal conto dell'Italia.